Il putter, il bastone più difficile e soprattutto più importante del nostro equipaggiamento golfistico.
La maggior parte delle volte questo bastone viene trascurato, in quanto erroneamente considerato irrilevante o, perlomeno, secondario.
La verità è che il putter, non solo è il bastone più difficile, ma è anche l’attrezzo che viene utilizzato nel momento più determinante del nostro giro golfistico.
Una buona performance sui green può essere ciò che trasforma il nostro giro da brutto a buono e viceversa, naturalmente.
Per questi motivi la sua selezione è altrettanto importante, in quanto ci sono diverse tipologie di putter con le relative peculiarità che possono adattarsi di più o di meno alle caratteristiche del giocatore.
Prima dell’acquisto, infatti, il giocatore deve essere a conoscenza dei parametri meccanici e bio meccanici del colpo del putt, potendo così identificare e selezionare la tipologia più adatta.
I putt possono essere classificati in due modi: mallet (quelli più grossi per intenderci) e blade (quelli a “lama”).
Ciò che permette la selezione di una tipologia rispetto all’altra consiste nel movimento del giocatore e nelle sue caratteristiche.
Subito dopo, il putt deve essere adattato alle qualità fisiche del suo proprietario in modo da poterlo muovere correttamente.
Gli elementi successivi all’acquisto della corretta tipologia di putt corrispondono alla selezione del length, loft, lie e swingweight più adatti.